Era il 22 luglio 1971 quando l’archeologo Francisco José Presedo Velo, impegnato in una campagna di scavi nella necropoli della città di Baza, a nord-ovest di Granada in Spagna, venne informato che uno dei suoi collaboratori aveva trovato una gigantesca statua ancora ben conservata.
Dagli studi effettuati è emerso che la “Signora di Baza” (come era chiamata) risale al IV secolo a.C. ed è da considerare opera dei celtiberi dei Bastetani, il cui antico capoluogo è a soli 5km.
Potrebbe rappresentare una divinità legata al culto funebre poiché sul retro della statua c’è un’apertura che veniva generalmente utilizzata per contenere le ceneri della cremazione della persona rappresentata.
Tracce di pittura policroma sono ancora visibili sulla statua di questa figura femminile seduta su un grande trono, con le mani sulle ginocchia, la mano destra aperta, la testa avvolta in un particolare copricapo che ricorda quello della Signora di Elche.
La figura è solenne, due grandi orecchini e un diadema gli conferiscono un aspetto reale.
Oggi è esposta al Museo Archeologico Nazionale di Madrid, insieme alle ricostruzioni delle statue della Signora di Elche e della Signora di Ibiza.