Recentemente è stato scoperto un manufatto particolare in una collezione privata vicino al lago Titicaca: una pietra dall’aspetto comune, ma con un dettaglio indecifrabile: la sua superficie superiore sembra essere stata liquefatta, piegata e indurita nuovamente fino a formare una curva vitrea. Nessun segno di intaglio o segni di attrezzi. Invece la finitura assomiglia a quella di metallo fuso o plastica piegata, anche se si tratta di roccia solida.
La fluidità liscia, quasi metallica, della superficie della pietra implica un’esposizione a temperature superiori a 1200 °C, ben oltre quanto si credeva possibile con qualsiasi tecnologia preindustriale conosciuta. L’analisi geologica conferma che il materiale è basalto, una roccia estremamente resistente al calore e alla deformazione. Tuttavia, in qualche modo, una parte è stata rimodellata come argilla, fondendosi perfettamente con la sua base grezza senza alcuna presenza di crepe. Potrebbe essere la prova di una forma persa di tecnologia ad alta energia, forse modellazione sonica, calore simile al laser o qualcosa di ancora più rivoluzionario?
Secretario Sadhuwu ·