DA PIERINO A POMODORO E MASSARI I VALORI VENGONO ROVESCIATI

Viviamo tempi nei quali assistiamo di continuo ad un lampante rovesciamento dei valori. Basta guardare le reazioni dei media alla morte di personaggi pubblici più o meno famosi. Pur con tutto il rispetto ho sobbalzato quando ho visto on line, come prima notizia, rispetto anche alle guerre in corso, per giunta su due grandi testate, la morte di Alvaro Vitali. Anche il giorno dopo campeggiava in prima sul “Corriere della sera” e con una pagina intera all’interno. Con un rilievo superiore a quello della scomparsa di un grande artista come Arnaldo Pomodoro. Ora che Pierino fosse un fenomeno di costume è vero, ma la sua massima affermazione fu quella di una costante presenza nella commedia italiana più pecoreccia, con battute quasi sempre volgari. Non parliamo poi dello spazio dato al decesso di un’attrice di sicuro talento e umanità come Lea Massari. Due volte Nastro d’argento e che ha lavorato con i più importanti registi italiani, oltre ad essere stata la protagonista, con Alberto Sordi, di un capolavoro come “La vita difficile”. Purtroppo, alle esistenze che cercano di fare solletico al cervello si preferiscono quelle che titillano il basso ventre.

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